La restenosi che avviene nei primi due anni post endoerterectomia è comunemente attribuita a iperplasia intimale caratterizzata dalla proliferazione di cellule muscolari lisce, che si pensava essere associata a un minor rischio di eventi tromboembolici.
Che significa ispessimento medio intimale?
Lo spessore intima-media (IMT) della parete arteriosa carotidea o femorale è la distanza tra la linea iperecogena interna della parete vasale (interfaccia sangue-intima) e la linea iperecogena esterna (interfaccia media-avventizia), ed è marker delle precoci alterazioni aterosclerosi-correlate.
Come si misura IMT?
Uno dei parametri più utilizzati per la valutazione dell’aterosclerosi e della sua progressione è lo spessore del complesso medio-intimale (IMT dall’inglese “Intima-Media Thickness”) delle carotidi extracraniche, che può essere misurato con l’ultrasonografia B-mode (vedi articoli precedenti).
Come curare l iperplasia?
Per l’iperplasia benigna di solito si prescrive un trattamento a base di progesterone per un periodo di 3 o 6 mesi; per quella che presenta delle atipie, nelle pazienti in età fertile, si procede con una terapia a base di progesterone per 6 mesi e controlli periodici, ma se non si riscontrano evoluzioni positive …
Qual è la differenza tra iperplasia è ipertrofia?
Innanzitutto, occorre precisare, sul piano della terminologia, che si parla di “iperplasia” se si ha un aumento nel numero delle cellule, e di “ipertrofia” se invece vi è un aumento di volume.
Quali sono i sintomi della arteriosclerosi?
dolore toracico (angina) che compare tipicamente dopo uno sforzo fisico (talora anche emozionale) e regredisce con il riposo; difficoltà a respirare (dispnea), aumento della sudorazione, nausea, vertigini, palpitazioni.
Come ridurre ispessimento arterie?
Il trattamento curativo dell’arteriosclerosi comporta innanzitutto la correzione dello stile di vita (dieta ipocalorica e ipolipidica a basso contenuto di acidi grassi saturi, esercizio fisico, stop al fumo), e il trattamento farmacologico dei concomitanti fattori di rischio cardiovascolare quali l’ipertensione …
Quando le placche alle carotidi sono pericolose?
Perciò, se una stenosi carotidea è superiore al 60-70%, occorre intervenire chirurgicamente correggendo il restringimento, asportando cioè la placca (endoarterectomia carotidea), prima che possa verificarsi il sintomo neurologico.
Quando si deve operare la carotide?
Di solito si interviene quando l’occlusione è superiore al 70% della sezione del vaso. Allo stesso modo l’intervento si rende necessario dopo che si verifica un ictus o un TIA.
Come si possono ridurre le placche carotidee?
Si tratta di assumere corrette abitudini di vita (sospensione fumo, esercizio fisico, appropriate norme nutrizionali) e aderire a uno schema farmacologico che prevede antipertensivi, antiaggreganti, una statina per ridurre il livello di colesterolo Ldl (al di sotto di 100 milligrammi per decilitro) e il controllo …