di epato-, spleno- e -megalia]. – In medicina, ingrandimento simultaneo del fegato e della milza, sintomo comune di molte malattie infettive, di affezioni degli organi emopoietici, ecc….
Che cosa è la epatomegalia?
L’Epatomegalia descrive la condizione patologica dell’organo che si presenta ingrossato e pertanto ha dimensioni al di fuori degli standard clinici. L’Epatomegalia non va confusa con la Steatosi epatica, ovvero l’accumulo, anomalo, di grasso e trigliceridi all’interno delle cellule.
Quali sono i sintomi della splenomegalia?
La presenza di splenomegalia può essere asintomatica oppure responsabile di un quadro sintomatologico che comprende: dolore e senso di pienezza alla regione superiore sinistra dell’addome, senso di sazietà dopo un pasto leggero o anche senza mangiare, anemia, nausea, vomito, affaticamento e facilità al sanguinamento.
Come si cura la splenomegalia?
Il rimedio migliore in caso di splenomegalia dipende dalla sua causa. Se, ad esempio, il problema è associato a un’infezione batterica è probabile che si debbano assumere degli antibiotici. Altre volte è possibile ridurre le dimensioni della milza con una radioterapia.
Che disturbi da il fegato ingrossato?
Dolore nella parte in alto a destra dell’addome; Nausea e perdita di appetito; Mialgia: dolori muscolari; Ittero: ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi.
Cosa si può fare per il fegato ingrossato?
Non fumare. Limitare o eliminare l’assunzione di alcolici. Non abusare di farmaci. Mantenere una sana alimentazione. Praticare abitualmente esercizio fisico.
Quando si parla di epatomegalia?
Si parla di epatomegalia in presenza di un fegato ingrossato oltre le normali dimensioni. Si tratta di una condizione abbastanza comune e non necessariamente patologica, che può essere sostenuta da numerose cause.
Quando i valori del fegato sono preoccupanti?
I risultati sono considerati davvero preoccupanti quando superano di almeno 10 volte i valori normali, ma possono raggiungere concentrazioni anche 100 volte superiori. I livelli di AST iniziano ad aumentare prima della comparsa dei segni e sintomi clinici di malattia.
Quale acqua bere per disintossicare il fegato?
Gli esperti consigliano di bere acqua bicarbonata per depurare il fegato. Come citato all’interno di uno studio**, questo tipo di acqua facilita la digestione, stimola la secrezione degli enzimi del pancreas e ha un’azione coleretica e colagoga, cioè favorisce la produzione e l’escrezione della bile.
Come si può capire se la milza ha un tumore?
Altri sintomi che possono rappresentare un campanello d’allarme sono: dolore addominale, soprattutto nella parte alta dell’addome, dolore alle ossa o alle articolazioni, facile sanguinamento, stanchezza, febbre e brividi, infezioni frequenti, aumento della sudorazione notturna, linfonodi ingrossati o perdita di peso.