Cosa succede se ti rompi il perone?

I sintomi principali di una frattura di tibia e perone sono il gonfiore della zona interessata seguito da dolore, arrossamento e calore. Inoltre la frattura di tibia e perone può provocare forte dolore durante l’appoggio del piede sul suolo, il movimento, la pressione e la deambulazione.

Come guarire da una frattura al perone?

Sarà sufficiente un tutore e delle stampelle, utilizzate per non più di qualche settimana finché il gonfiore ed il dolore non scompaiono del tutto. Ovviamente sarà indispensabile l’assistenza di un fisioterapista, che accompagnerà il paziente nel fondamentale (anche se in questo caso breve) percorso di riabilitazione.

Quanto tempo ci vuole per guarire una frattura al perone?

Il recupero in caso di frattura del perone può richiedere sei settimane o più, mentre la frattura del pilone tibiale può richiedere da 4 a 6 mesi per guarire completamente. Gestire il dolore è molto importante per un recupero più veloce.

Dove si trova il perone nella gamba?

Il perone (o fibula) è un osso lungo posto nella gamba più lateralmente rispetto alla tibia; presenta un’epifisi prossimale, un corpo con tre facce delimitate da altrettanti margini ed un’epifisi distale.

Come capire se è una botta o una frattura?

I sintomi più comuni sono: un forte dolore nel punto della lesione che aumenta con il movimento (spesso si avverte il rumore dell’osso che si è rotto), il punto della rottura appare gonfio e arrossato, l’arto lesionato appare deformato se paragonato all’altro arto.

Qual è la differenza tra frattura e rottura?

Sono tutte parole usate correttamente per indicare che un osso che si è rotto. Il termine medico più usato è però quello di frattura. Per cui purtroppo le parole frattura, rottura o lesione di un osso indicano tutte la stessa cosa e non sono gradi diversi di gravità della malattia.

Quali sono le fratture più dolorose?

La frattura più complessa e grave riguarda l’astragalo, osso di collegamento tra tibia-perone e calcagno. Di difficile guarigione è anche la frattura del calcagno, l’osso su cui si scarica tutta la pressione del corpo.

Cosa non si deve fare in caso di frattura?

Non bisogna in alcun modo massaggiare la zona colpita o tentare manovre per sistemare l’arto che appare deformato. Non insistere nel rimuovere gli indumenti, qualora sia necessario toglierli, è bene tagliarli. Non spostare pazienti con sospette fratture vertebrali o toraciche.

Quando inizia a saldarsi una frattura?

La fase di infiammazione è il primo stadio di guarigione. In questa fase iniziale, gli osteoclasti (cellule che erodono l’osso) sciolgono e riciclano i detriti ossei. La seconda fase “riparativa” inizia circa due settimane dopo la frattura.

Come accelerare la guarigione di una frattura?

Per velocizzare la calcificazione di una frattura, di grande giovamento può essere una terapia strumentale fisioterapica, ossia la MAGNETOTERAPIA.